#24 Circle A: The Best Week of My Life

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Stavo cercando di descrivere giorno per giorno quello che abbiamo fatto a Circle A. Avevo scritto un bel po' riguardo il giorno 1, ma poi ho realizzato questo: sarebbe impossibile, anche raccontandovi tutto quello che ho fatto, riuscire a trasmettervi le emozioni, l'ambiente, le persone e l'aria che è possibile respirare solo a Circle A. In più, nel caso qualcuno di voi avesse voluto andarci, gli avrei rovinato la sorpresa delle attività, che per me è stata impagabile. Sarebbe stato un post incredibilmente lungo, sia da scrivere che da leggere, senza foto o video. Non avrebbe reso l'idea, anzi, magari avrei rischiato di trasmettervi male ciò che ho imparato e che ho sperimentato nella settimana migliore della mia vita.

Quindi, se siete interessati a scoprire cos'è Circle A, e come iscriversi ecco il link del sito ufficiale. 

http://circleacamp.com

Nel momento in cui scrivo, il sito non è ancora aggiornato con i video della nostra sessione, dato che sono ancora in fase di montaggio. Ad agosto dovrebbe uscire il nuovo video.

So che questo post è stato cortissimo, ma era solo per chiudere questa parentesi e tornare all'anno all'estero.
In questi giorni ho fatto il TOEFL e ieri sono andato in ambasciata a Milano per il visto. Quindi ho un bel po' di cose da raccontarvi.

Ci vediamo prestissimo!

#23 Circle A Ranch -The Day of Arrival-

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Ci eravamo lasciati con questa immagine nel post precedente e iniziare con la stessa immagine mi sembrava il modo migliore per iniziare a parlarvi del camp riallacciandomi al viaggio.

Quindi, dopo un'ora e mezza circa di macchina, siamo arrivati a TVR (Teen Valley Ranch). Ora devo spiegarvi un paio di cose. Circle A Ranch è un summer camp che va avanti da ormai più di 30 anni e si è sempre svolto nella sua sede in Michigan. Quest'anno, però, si è svolto per la prima volta al di fuori del Michigan e Circle A ha affittato per una settimana il TVR, che si trova, appunto, a Asheville in North Carolina.

Anyway, arrivati a TVR era già l'ora di cena. In macchina insieme a me c'era un altro ragazzo che veniva dalla Germania (frase un po' random, ma non sapevo dove inserirla). Abbiamo quindi preso le nostre valige, le abbiamo lasciate davanti all'edificio del check in e ci siamo diretti verso la dining room per la cena. Quando siamo entrati nella dining room ho vissuto il momento più awkward del camp. Nel momento in cui ho aperto la porta mi sono ritrovato davanti, pronto per stringermi la mano, una delle persone che stimo di più al mondo, Skip Ross (se non lo conoscete fate due ricerche su internet) il direttore del camp. Mi ha accolto con un "Welcome!", al quale stavo per rispondere con "welcome", ma alla fine, per fortuna, sono riuscito a deviare con un "thank you" e un sorriso. Ho salutato anche sua moglie, Susan, e mi sono seduto in uno dei tavoli. Lì ho iniziato a conoscere alcuni ragazzi e a sperimentare un po' di cibo americano (anche se non ricordo assolutamente cosa ho preso da mangiare).

Dopo la cena ci siamo diretti verso la palestra dove abbiamo fatto un giochino per iniziare a conoscerci. In pratica avevamo un foglio con un elenco di caratteristiche e a fianco a ogni caratteristica lo spazio per la firma (es. A person that lives in another continent _________). Lo scopo del gioco era fare delle domande agli altri ragazzi del camp che avessero quella determinata caratteristica e completare l'elenco con una o più firme per ogni caratteristica. È stato abbastanza divertente ed è stato utile per iniziarsi a conoscere.

Dopo questa attività c'è stata la presentazione degli LTs (Leadership Team). In pratica non saprei come spiegarlo. Sono semplicemente tra le persone migliori che abbia mai conosciuto. Credo che tecnicamente sarebbero degli animatori, ma paragonare un LT ad un animatore è davvero troppo diminutivo. Sono LTs. Sono ragazzi e ragazze sulla ventina, carichi di positività, entusiasmo, comprensione e leadership. 15 ragazzi difficili da trovare altrove. Molti di loro sono stati a Circle A quando erano piccoli e hanno poi deciso di proseguire come coordinatori del camp. Sono loro che organizzano tutte le attività e contribuiscono a creare l'atmosfera di Circle A (di cui vi parlerò in seguito).

Dopo la presentazione degli LTs c'è stata un'oretta di seminario introduttivo tenuto da Skip del quale non mi ricordo praticamente nulla, dato che stavo letteralmente dormendo sulla sedia dopo tutte quelle ore di viaggio.

Dopo il seminario siamo andati a fare il check in, dove abbiamo depositato tutti i nostri cellulari e dispositivi tecnologici/di valore, orologi compresi. L'unica eccezione era per le videocamere. Quindi, per chi se lo stesse chiedendo... sì, siamo sopravvissuti una settimana senza cellulare e internet e sapete cosa? Lo rifarei un milione di volte. Successivamente siamo andati nei bunks (dormitori). Devo dire che erano davvero molto carini. Tutte le strutture del camp erano in legno e i bunks avevano tutte le pareti e i letti a castello di legno. Erano suddivisi in 5 stanze da 4 letti a castello ciascuna. In ogni stanza ci dormivano 6/7 ragazzi più 1/2 LTs. Questa era una cosa, a parer mio, fantastica. Vivere tutto il tempo con gli LTs e fare quasi esattamente la stessa vita al camp (ovvio, noi ragazzi poi ci divertivamo più di loro, dato che dovevano organizzare e gestire un bel po' di roba) può sembrare scontato, ma non lo è per niente.

Siamo quindi finalmente (soprattutto per me) andati a dormire.

E così finisce il giorno dell'arrivo a Circle A. Nel prossimo post spero di riuscire a sintetizzare tutto il resto della settimana, in caso non ce la facessi farò un paio di post in più riguardanti Circle A. So che non c'entra nulla con l'anno all'estero, ma è un'esperienza fantastica che ho vissuto e, dato che non sono ancora partito per la California, almeno tengo in vita il blog (per la gioia di Nico :) )

Ok, quindi anche per questo post è tutto.
Ci sentiamo tra qualche giorno!
Davide

P.S. Scusate se dovessi aver commesso qualche errore grammaticale o alcune frasi suonassero strane. Il motivo di ciò è che più la partenza si avvicina, più ho intensificato le lezioni di inglese e, vi giuro, ci sono frasi in cui vorrei semplicemente smettere di scrivere in italiano e scriverle o terminarle in inglese. So... Dorian, I think you're doing a great job with those writings! ;-)



#22 First time in the USA

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Ok, iniziamo col dire che sono tornato da tutti i viaggi da una settimana ormai. Ci eravamo lasciati con la premessa che il 28 giugno sarei partito e sarei tornato l'11 luglio, e così è stato. In questo post racconterò solo il viaggio verso gli USA e nel prossimo vi racconterò del camp.

27/28 giugno: scrivo 27/28 perchè non ho dormito il 27 notte perchè ho finito di fare le valigie e alle 4 di mattina sono partito alla volta di Genova, dove avevo l'aereo per le 7:20.

ore 6:00 circa: Sono arrivato a Genova ho fatto il check in delle valigie durante il quale mi hanno detto che avrei dovuto rifare il check in delle valigie ad Atlanta. Dopo il check in sono stato ancora un pochino con mio padre e, dopo esserci salutati, mi sono diretto al gate.

ore 7:20: L'aereo è partito in orario.

ore 9:00: Arrivo a Parigi

Tour Eiffel in vista
A questo punto ho commesso un errore da principiante: una volta fatto controllare il passaporto, mentre aspettavo la navetta per il terminal, non ho controllato in quale terminal fosse il mio volo. Essendoci altri due terminal, oltre a quello in cui mi trovavo, ho deciso di scendere al primo, controllare e, in caso non fosse stato il mio, riprendere la navetta per l'altro terminal. Per fortuna il primo terminal a cui sono sceso era quello giusto! (Yeahhh).

ore 10:30: sono al gate (giusto) e sto aspettando il volo che mi porterà verso i tanto amati Stati Uniti per la prima volta. Confesso che questi scali mi hanno spaventato e in quel momento me la stavo facendo sotto per lo scalo ad Atlanta.








ore 11:00: Si parte da Parigi... destinazione: Atlanta!!

Il volo è durato una cosa tipo 9 ore, ma per fortuna vicino a me c'era una simpatica signora americana con la quale ho parlato per una bella fetta del viaggio. Ecco alcune foto che ho fatto durante il viaggio.

The White Cliffs of Dover


Canada in vista!
Lakes and rivers

More lakes and rivers

There are a lot of lakes and rivers in Canada!

Prima foto negli Stati Uniti, direttamente dall'Ohio
Finalmente negli Stati Uniti!


American Neighborhoods!


Other American neighborhoods! (I love American neighborhoods!)


Finalmente Downtown Atlanta!

Ore 14:25 (o 2:25pm per gli americani): Arrivo ad Atlanta

A questo punto mi sono recato alla dogana. Lì ho dovuto dichiarare che dopo la fine del mio soggiorno me ne sarei andato dagli USA, mi hanno preso le impronte digitali e scattato una foto (che, tra l'altro, chissà com'è venuta). Fatto ciò ho proseguito per scoprire che rifare il check in dei bagagli era tipo la cosa più facile del mondo. In pratica c'era un rullo dal quale ho preso il mio bagaglio, ho dato il bagaglio ad un ragazzo a fianco al rullo dicendo la destinazione e lui ha messo il mio bagaglio su un altro rullo. Fatto. Niente di più facile, e pensare che fino a prima ero pure preoccupato per sta cosa del check in. Comunque, dopo aver fatto questo, mi sono recato presso il terminal dal quale sarebbe partito il mio volo usando la metropolitana dell'aeroporto (velocissima ed efficientissima). Arrivato al gate ho aspettato fino alle 4:30pm per l'ultimo volo alla volta di Asheville.

4:30pm: nonostante il boarding fosse stato ritardato di una cosa come 20 minuti, alle 4:30 spaccate l'aereo ha iniziato a muoversi e siamo partiti.

5:33pm: arrivo ad Asheville. Appena sceso dall'aereo ho conosciuto Chris e Steven, due degli organizzatori del camp: ragazzi fantastici che mi hanno accompagnato al ritiro bagagli e, successivamente (con un'auto gigantesca) al camp.

Vi lascio con quest'ultima foto che ho fatto in macchina mentre stavo arrivando al camp. L'America mi ha proprio accolto nel migliore dei modi: con una splendida e fresca giornata di sole!

Per oggi è tutto ragazzi,
Al prossimo post!